RICAMI, BUON VINO E PANORAMI DA SOGNO: le persone si ricorderanno di te per come le hai fatte sentire
Oggi abbiamo incontrato gli amici di Baita Piè Tofana e La Cave e abbiamo chiacchierato di molte cose: i valori aziendali che condividiamo, l’approccio al lavoro e molte altre cose che ci hanno uniti in anni di progetti condivisi. Celebrare la propria terra con i suoi luoghi e le sue persone, evolversi tramite il contatto coi piccoli artigiani valorizzandone natura e impegno,
operare in nome della tradizione e della dedizione. Poco importa che si tratti di ricami o di ristorazione: quello che conta è lo spirito con cui si lavora e, se è il medesimo, non c’è da stupirsi che il nostro incontro abbia generato una lunga e produttiva collaborazione.
La Baita Piè Tofana, in perfetto stile Alpine-chic, offre infatti accoglienza e ristoro ai visitatori delle Tofane in un ambiente architettonicamente raffinato con la sua alta cucina. Tutto deve essere elegante, minimale e asciutto a partire dai colori del logo fino ad arrivare ai tessuti delle divise del personale che la abita. Stessi principi valgono per La Cave, impegnata nella ricerca e distribuzione di vini eccellenti. Negli anni, abbiamo instaurato una collaborazione all’insegna della sinergia e dello scambio reciproco.
Con Sabrina passiamo in rassegna i progetti affrontati assieme in questi anni di sodalizio a partire dal logo ricamato. Abbiamo lavorato su maglioncini, polo e divise per la Baita ma anche gilet e piumini logati per le consegne de La Cave.
Il lavoro per vestire lo staff è stato un processo con continuo scambio di proposte, correzioni e migliorie fino ad arrivare al risultato finale. Quando si cerca l’eccellenza, nessun dettaglio è trascurabile e nessuna scelta è banale.
E’ fondamentale che gli abiti da lavoro stiano bene a chi li indossa ancora prima di rappresentarne il compito. Devono parlare per te. Chi ti serve al ristorante è una persona: l’empatia e la professionalità sono importanti tanto quanto la qualità delle pietanze. Quello che conta -a prescindere dal servizio che fornisci-è l’esperienza, i clienti si ricorderanno di te per come li hai fatti sentire.
Coniugare un’ottima vestibilità che si adattasse a tutti i tipi fisici (uomini, donne, alti e minuti) alla coerenza con l’immagine aziendale, dunque, non è stato facile.
I tessuti dovevano essere traspiranti, i cotoni di ottima qualità e della giusta elasticità, i colori dovevano aderire a quelli del brand e il logo ricamato andava applicato tenendo conto dello stile e della sua vestibilità. Insomma il processo produttivo è stato un flow collaborativo di costante scambio di prove, campioni e idee.
La sfida più interessante è stata certamente quella di individuare l’arredo da tavola perfetto per gli eventi e le degustazioni vini. Che fossero le tinte delicate panna e salvia in un caso, o il giallo senape col bianco nell’altro, entrambe avrebbero sofferto delle macchie di vino rosso. La soluzione? L’uovo di colombo! Ci siamo inventati i sottobicchieri per calici e bottiglie personalizzati in color nero. Il risultato è più che soddisfacente e finalmente fa onore all’eccellenza della carta dei vini e alla cucina gourmet.
La doppia funzionalità di vestire o arredare e di rendersi riconoscibili (attraverso logo, stile e colori) è arrivata ad un risultato perfettamente calibrato: riconoscibile ma non eccessivamente commerciale in modo molto soddisfacente. Il gusto e la raffinatezza nell’esecuzione dei prodotti segue quello espresso nella loro ideazione e ne risulta impeccabile.
E’ dal nostro incontro (anni fa, durante un corso) che viaggiamo di pari passo ed è bello incontrare professionisti puntuali, rigorosi e innamorati del proprio lavoro, mai disposti ad accontentarsi di un risultato modesto. Non si possono
ottenere questi livelli di qualità se non con un aggiornamento costante e con una ricerca continua sulla tecnica, i materiali, i temi. I rapporti affettivi o professionali devono essere stimolanti per spingerti a migliorarti e a costruire delle vere e proprie alleanze su cui sai di poter contare sempre.
Anche la mascotte di Baita Piè Tofana è una creazione firmata Michelangelo! In laboratorio infatti è frequente vedere animali di pezza o folletti ricamati che Michela sta creando. Quel giorno di novembre c’era una renna natalizia che faceva capolino dallo scaffale mentre noi eravamo impegnate a definire i dettagli dei un ricamo per un set da tavola. Inutile dire che oggi quella renna è la paparazzatissima protagonista dei social della Baita: vedere per credere…